Hai cambiato operatore telefonico e ti trovi in un mare di … problemi?

Cambiare operatore telefonico non è come cambiare il fornitore delle cialde del caffè!

Ci capita sempre più spesso di imbatterci in imprenditori che, scontenti della prestazione delle loro connessioni internet o delle loro linee telefoniche o semplicemente perché “abbagliati da offerte strabilianti”, decidono di cambiare operatore. Una volta firmato il contratto ed effettuato il passaggio inizia però l’odissea!

Si è proprio così, prima di tutto perché non sanno bene quale siano le loro reali esigenze, non sanno quindi cosa chiedere durante la trattativa commerciale e di conseguenza non sanno bene cosa hanno comprato, o meglio, hanno comprato quello che il commerciale ha voluto vendergli.

Non basta la semplice equazione “ho comprato la superfibra 100 mega per 29,90 al mese” per essere sicuri che è quello che realmente serve in azienda e soprattutto che è compatibile con la struttura tecnologica esistente (rete e centralino telefonico). Ci sono  tanti altri fattori che determinano non solo la performance della connessione (BMG “Banda Minima Garantita) con cui si potrà navigare in azienda (leggete il nostro precedente articolo), ma anche la compatibilità con l’infrastruttura ICT aziendale.

Sono tutti aspetti che devono essere considerati PRIMA del cambio di operatore per evitare di trovarsi poi con una linea INUTILIZZABILE, con l’azienda totalmente isolata, senza connessione e senza linee telefoniche. L’odissea appunto.

Quando si cambia operatore telefonico entrano in gioco aspetti tecnici importanti che vanno valutati attentamente: va verificata la tipologia di linea che si sta acquistando (xDSL, Fibra Ottica o VDSL2), la tipologia di indirizzi IP forniti (statico pubblico, statico privato, dinamico), il Router (proprietario o dell’operatore), il Firewall, il VPN … sono tutti aspetti fondamentali che, se non valutati correttamente creeranno una serie di problematiche difficili poi da gestire e che nella peggiore delle ipotesi potrebbero portare l’azienda al completo black out delle linee telefoniche e di internet.

Ad esempio l’indirizzo IP, che potrebbe sembrare un elemento secondario nella scelta della connessione, è un aspetto fondamentale: occorre fare molta attenzione perchè è proprio da questo che nascono infatti i problemi più grossi con il passaggio di operatore.

Se l’operatore vi fornisce un IP Statico Pubblico vuol dire che l’azienda avrà un suo indirizzo su internet e sarà quindi raggiungibile dall’esterno. Questo è un elemento fondamentale perchè attraverso tecnologie VPN si possono collegare in sicurezza più sedi, smartphone / tablet, lavoratori in Smart Working, …

Con un IP dinamico o peggio ancora con l’IP Statico Privato vi troverete invece un sacco di problemi da dover gestire. NON siete infatti collegati a internet ma a una MAN (Metropolitan Area Network) come quella di Fastweb. Richiedere un IP Statico Pubblico a un operatore che usa una MAN non risolverebbe comunque i problemi di visibilità sulla rete interna … Occorre anche fare attenzione al protocollo che vi viene fornito è IPv4 o IPv6? Se usate nella vostra rete apparati scadenti o obsoleti che supportano solo l’IPv4 e vi viene fornita una connessione con IPv6 potreste avere brutte sorprese!

Nelle aziende la connessione internet è sempre più un elemento fondamentale di competitività e di efficienza, basti pensare a quanti servizi si stanno spostando sul Cloud con l’effetto di aumentare la necessità di connessioni sempre più performanti e stabili.

La scelta della connessione Internet e delle linee telefoniche è qualcosa che deve essere quindi lasciata agli esperti perché impatta in modo pesante sull’operatività aziendale e sulla qualità dei servizi. E allora capite perchè “comprare la superfibra 100 mega per 29,90 al mese” non ha alcun senso?

Cambiare operatore telefonico non è come cambiare il fornitore delle cialde del caffè.

Quindi la soluzione è tornare al vecchio e indistruttibile fax?

No! Devi semplicemente affidarti a un esperto che sia in grado di riconoscere prima le tue esigenze, poi di valutare la tua infrastruttura ICT esistente, deve essere in grado di selezionare le soluzioni migliori e pianificare il passaggio al nuovo operatore senza che ciò determini alcun disservizio.